Pejman Tadayon: la musica sufi diventa poesia sognante

Pejman Tadayon: quando la musica sufi diventa poesia sognante se per sogno si intende uno stato di collegamento con il mondo intuitivo in cui il mondo della manifestazione terrena svanisce per lasciar posto all’irruzione in noi del mondo dello Spirito. Pejman Tadayon 31 1 2015 400

Ho avuto la bellissima esperienza di conoscere Pejman Tadayon seguendo il seminario che ha tenuto il 31 gennaio al  Teatro Piccolo Re di Roma.

Il workshop era uno stage di danza e musica rituale sufi aperto a tutti e, nello svolgersi dell’evento, ho avuto modo di apprezzare le doti di gentilezza, di apertura, di serenità e di grande passione che alimentano l’espressione della grande carica artistica di Pejman.

Ad un certo punto, quando Pejman ha iniziato a suonare il Ney (flauto di canna caratteristico della Persia e dell’Asia Occidentale. ndr) è stato come entrare in un altro mondo fatto di suoni e poesia, un mondo di grande respiro che nulla aveva a che fare con la caotica vita terrena di tutti i giorni.

Tornare alla vita ‘normale’ è stato come risvegliarsi dal sonno con vivide e nitide sensazioni vivissime dovute ad un bellissimo sogno. Il seminario, chiaramente, è continuato con altri suoni di flauto e tamburo che accompagnavano i movimenti naturali e morbidi della danza tradizionale Sufi dei dervisci rotanti che più che una danza è una vera e propria meditazione in movimento in cui l’anima umana si eleva ruotando alla ricerca dell’Amore di Dio.

Il bello della spiritualità Sufi è nel superamento delle religioni alla ricerca di una Spiritualità al di sopra ed al di fuori di ogni legge e dogma umano come mirabilmente espresso da Rumi nei suoi versi:

“Lo spazio interiore

che chiamiamo cuore

si è trasformato in molte scene

diverse e storie.

Un pascolo per levigate gazzelle,

un monastero per monaci cristiani,

un tempio con i danzatori di Shiva,

una Kaaba per il pellegrino.

Là ci sono le tavole di Mosè,

il Corano e i Veda,

i Sutra e i Vangeli.

L’Amore è la religione in me.

Qualunque strada scelga il cammello dell’amore,

quella via diviene la mia fede,

la fonte della bellezza, e una luce

di sacralità sopra ogni cosa”.

(tratto da: Rumi, dialogo con l’universo, pag. 63 di Giuliana Colella – Edizioni Mediterranee)

Finito lo stage è stato bello ed istruttivo parlare con Pejman Tadayon che con il suo tono di voce calmo e dolce, ti predispone subito ad uno stato di ascolto attento ed intimamente presente.

Ho così avuto modo di conoscere un’altra forma artistica di espressione di questo grande artista: i quadri sonori.

Pejman Tadayon quadri sonori 650  Incuriosita ho chiesto molte delucidazioni fino a comprendere che per Pejman l’Arte è arte e che per Lui è essenziale esprimersi non solo con il suono ma anche con i colori ma, ancora più importante è che la sua arte divenga esperenziale e da qui la nascita dei quadri sonori perché, con essi, non solo si può vedere, non solo si può ascoltare ma si può fare esperienza di espressione tramite il suonare.

Non potevo lasciare Roma senza vederli e fare questa esperienza e Pejman è stato così aperto e gentile da permettermi di vederli, toccarli e poter fare l’esperienza di suonarli ed è un’esperienza che suggerisco a tutti.

Come fare? Ecco l’appuntamento: Galleria Bab el Kasbah prrsenta:

Mostra di Pittura Sonora Pejman Tadayon
DAL 21 FEBBRAIO FINO PRIMO MARZO 2015

inaugurazione mostra: Sabato 21 Febbraio ore 17:00

Pejman Tadayon pittore e musicista iraniano, nelle sue ultime opere oltre alle suggestioni pittoriche, utilizza anche le corde creando quelli che lui stesso definisce quadri sonori. Il pubblico è invitato ad interagire con essi, può toccarli, suonarli, avere cosi la possibilità di vivere un’ esperienza musicale oltre che visiva e quindi annullare la consueta distanza tra l’opera e lo spettatore . La scelta delle scale musicali in questi quadri sono in rapporto con i colori e le forme della terra d’origine di Pejman: la Persia.
Durante la mostra avverranno delle performance di musicisti professionisti che utilizzeranno i quadri insieme ai loro strumenti.

INGRESSO LIBERO
(Quadri sonori sono in vendità)

info: 0637511087, 3398120101

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