Da Anna Karenina a Beautiful

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…Oggi Anna Karenina sarebbe la moglie d’un grosso imprenditore, di quelli che possiedono intere case farmaceutiche, e Vronskij un bell’attore strapagato o un calciatore alla Ronaldo; non sarebbe la commessa sposata all’idraulico che non pensa ad altro che a tubi e caldaie e s’invaghisce del brillante istruttore della palestra dotato di addominali a tartaruga.

Da Anna Karenina a Beautiful… ma perché Beautiful ha tanto successo?

I personaggi sono tutti straricchi e professionalmente dotati, chiunque trova posto nell’azienda con mansioni di comando o progettazione e, cosa importantissima, seguono ogni impulso (l’originalità è data proprio dall’impulso, anche se è sempre lo stesso) fino alle estreme conseguenze, incuranti delle reazioni altrui. Tanto le ferite altrui possono essere curate da un buon psicoterapeuta (2).

Anna Karenina e Beautiful

Sono fuori dall’ordinario, non assomigliano al vicino di casa, come succederebbe con la commessa, l’idraulico e l’istruttore della palestra.

Ma chi guarda Beautiful? Lui, l’uomo-massa o, meglio, la donna-massa (3) e guardandolo non si sente più tale perché si identifica nei personaggi, che non sono uomo-massa solo per il fatto di essere in evidenza su uno schermo.

mass media celebrano l’edonismo e deridono il suo contrario perché hanno capito che l’audience ed il consenso si ottengono sollecitando gli istinti e le pulsioni basse dell’uomo e fornendo un soddisfacimento immediato e gratuito, nonché fittizio.

Lo spettacolo della vita altrui come surrogato della propria, ecco cosa ci propongono i mass-media.

L’incipit di Anna Karenina è presentato come una verità di fatto anche dagli psicologi, che sul web hanno cominciato ad esprimersi, con articoli e video su Youtube. Anche gli idraulici lo fanno, ma si limitano a mostrare come si monta una caldaia e non come si deve vivere o, peggio, come si deve essere.

Analizziamo la prima frase dell’incipit: 

“Tutte le famiglie felici si somigliano tra loro”.

La parola “tutte” invita a considerare un insieme nella sua globalità: l’insieme delle famiglie che godono della proprietà di essere felici. In primis ci sarebbe da disquisire sulla definizione di famiglia ed ancor più sul riconoscimento del fatto di essere felice.

Cos’è una famiglia?

La definizione varia molto a seconda del credo religioso e politico. Molti, per esempio, rifiutano di chiamare famiglia un’unione gay, altri addirittura le unioni non consacrate o quelle non suggellate da un patto in presenza di testimoni. Tuttavia il problema si può risolvere attenendosi alla definizione giuridica del proprio paese o inventandosene una personale.

La cosa più giusta, a parer mio, sarebbe informarsi sulla vita e le opere di Tolstoj per cercare di capire che cosa avesse in mente per famiglia. Non penso che quest’impresa sia difficile, dal momento ch’era cristiano, fu monogamo ed ebbe 13 figli.

Dato e non concesso di riuscire a stabilire cos’è una famiglia, ciò che è umanamente impossibile è considerarle tutte. Tutte le famiglie nei millenni? Assurdo. Quelle attuali? In quale società? Presso gli europei, o i cinesi? E perché no gli esquimesi?

Limitiamoci agli europei. È chiaro, a questo punto, che “tutte” va sostituito con il termine statistico di “campione”. Quanto deve essere grande ed eterogeneo un campione per essere rappresentativo della popolazione oggetto di studio?

Bisogna studiare la statistica. Ammettiamo di avere a disposizione il campione che ci serve: le famiglie europee, per esempio. Da questo bisogna estrarre il sotto-campione delle famiglie felici.

Come si riconosce una famiglia felice? Dal sorriso nelle foto di gruppo con lo sfondo della spiaggia di Ferragosto? Dall’armonia dei rapporti tra i membri? E da cosa si deduce tale armonia, dal fatto che i vicini non sentono urla e rumore di stoviglie rotte? Forse il modo di riconoscere una famiglia felice è notare l’assenza dei segni dell’infelicità, che sono più palesi: musi lunghi, nervosismo, ricorso ad alcol, droghe, psicologi, tranquillanti, comportamenti compulsivi, etc…

Bene: dopo che ci siamo costruiti nella mente l’insieme delle famiglie felici come famiglie i cui membri non presentano i segni dell’infelicità, dobbiamo stabilire se sono tutte simili tra loro.

Significa che bisogna dimostrare che hanno tutte delle caratteristiche in comune.

Note:

(2) Psicoterapeuta in grado anche di correggere il comportamento criminale. Conosco almeno due personaggi che, dopo aver tentato di uccidere un membro della sacra famiglia Forrester, sono stati reintegrati nella stessa, come se nulla fosse accaduto, dopo un congruo numero di sedute di psicoterapia (ovviamente non rappresentate).

(3) Ho guardato Beautiful per qualche anno, poi mi sono stancata. Non ho nessun disprezzo per la donna-massa, anche perché ritengo di far parte del gruppo. Ogni tanto, però, credo di riuscire a raggiungere un livello meta ed a tale livello non mi sento più donna-massa.

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