Torre Canavese, il tesoro nello scrigno

Benvenuti a Torre Canavese, il tesoro nello scrigno

Dall’arte della natura la volontà di rappresentare il genio artistico dell’uomo per fare di un antico borgo un salotto di intimità e di bellezza

Desiderosi di staccare da una quotidianità di lavoro e di consuetudini cerchiamo mete esotiche Torre C.se_veduta tetti_450dove ritemprare le membra e lo spirito e, solitamente, le cerchiamo lontano da casa perché ci viene spontaneo pensare che ‘altrove’ ci siano paesaggi e bellezze tali da soddisfare le nostre esigenze. Così facendo, però, non diamo la giusta attenzione a ciò che abbiamo vicino, se non proprio sotto casa. Il Canavese è uno scrigno prezioso che Madre Natura ha messo tutta la sua maestria, una terra ricca di bellezze naturali in cui l’uomo, nei secoli, ha costruito piccoli tesori che sfuggono all’occhio di chi, in questa bellissima terra, vive e lavora.

Uno di questi tesori è, senza ombra di dubbio, l’antico borgo di Torre Canavese, nato sulla cima di un colle, e che, proprio grazie all’altezza, offre ai visitatori sguardi poetici ed incantevoli su tutto il circondario, panorami talmente belli che toccano fino in fondo l’animo e, a conferma di ciò, possiamo leggere sul sito del Comune che : “Il grande poeta crepuscolare canavesano Guido Gozzano, che dalla raccolta bellezza del luogo, trasse ispirazione per le visioni eteree e sfumate dell’abbaino seicentesco della signorina Felicita”. Forti di questa lunga tradizione, già da alcuni decenni, amministratori comunali amanti del proprio luogo e fedeli alle proprie origini, lavorano incessantemente per rendere Torre un salotto unico ed irripetibile, colmo di ricchezzeTorre C.se_orchestra_450 che, come in ogni casa, creano un ambiente accogliente in cui circondarsi di cose belle di cui godere e che si mettono a disposizione degli sguardi ammirati degli ospiti.

In questo ambito di pensiero e di vita si inserisce a pieno titolo l’iniziativa sorta, tanti anni or sono, Pittori per la Pace realizzata grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e la ‘Galleria d’Antiquariato Marco Datrino che ha radunato in Torre decine di pittori giunti da svariate nazioni per rappresentare usi, costumi e tradizioni delle loro genti. La grande apertura del tema posto e la grande libertà lasciata all’espressione artistica dei pittori convenuti, hanno reso l’insieme delle opere una caleidoscopica e coloratissima galleria a cielo aperto che, ancor oggi e per sempre, porterà un messaggio importantissimo di pace e di comunione tra i popoli. Passeggiando per le vie di questo splendido paese canavesano, le emozioni si susseguono ad ogni passo poiché l’occhio coglie un nuovo punto su cui accentrare l’attenzione aprendo la visione interiore su mondi e caratteristiche lontani visti con la sensibilità dei tanti pittori che hanno donato le loro opere. Alla fine, come in uno di questi dipinti, ti rendi conto che l’insieme dei quadri esposti è divenuta una grande sinfonia che con note di colore auspica un mondo in pace e, quindi, migliore.

A tutt’oggi, il Comune di Torre Canavese, organizza manifestazioni ed eventi che, pur nella loro Torre C.se_cavallo_450specifica singolarità ed espressione, aiutino a far conoscere il loro tesoro, posto di rara bellezza, arricchito con opere di grande valore artistico e culturale. In quest’ottica si inseriscono eventi come ‘Conta il presepe’, concorso legato alle iniziative per il Natale che sono volti ad accogliere i turisti in visita con appuntamenti dedicati all’arte ed alla cultura senza dimenticare però, il messaggio cardine su cui si basa la vita del posto che, nel cogliere la pace e la bellezza del luogo, urla a gran voce il suo invito a tutti i popoli affinché, dal lavoro di ogni suo cittadino, si sprigioni quella volontà di pace e di fraternità che sola può garantire al mondo intero un futuro migliore. Questo messaggio è ben impresso in una rappresentazione che campeggia su di un muro: un bellissimo cavallo che corre tra la nebbia che ottunde la mente di una moltitudine di uomini e che deve essere diradata anche grazie alla volontà di un piccolo borgo antico che urla al mondo: non c’è vita senza pace.

Questo articolo è uscito nell’inserto del Free Life Magazine di Ivrea City notizie – febbraio 2016

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