Mark Shaffer, il campione del mondo in varie specialità della Monta Americana, ha tenuto un ‘Clinic’, cioè uno stage, a La Peschiera Q. H. di Frazione Molliette di Caluso.
Sono stati due giorni veramente speciali in cui si è preso cura di cavalli e cavalieri insegnando il suo metodo il Mechanics N Motion , una tecnica che, come lui stesso spiega nel video, ha messo a punto in tantissimi anni di pratica sportiva e di conoscenza del cavallo.
Mark Shaffer è una persona veramente speciale; lo senti parlare ed hai l’impressione di dialogare con un vecchio amico che ti racconta una bellissima storia di come si può fare a migliorare il rapporto con il proprio cavallo dandoti anche ottime indicazioni tecniche che, seguite scrupolosamente, permettono di migliorare l’intesa con il proprio destriero e, quindi, migliorano i risultati.
Vedere Lui, i cavalieri ed i cavalli in opera è stato davvero emozionante; è incredibile quanto si riesca ad imparare ed a mettere subito in pratica durante una sua lezione.
Ad una parte meramente teorica si è associata una parte pratica in cui mettere subito a frutto gli insegnamenti appresi sotto il diretto controllo e ‘occhio clinico’ di chi il metodo l’ha vissuto e affinato in prima persona per poi poterlo divulgare a chi come Lui, è alla continua ricerca di perfezionamento e non ci può essere nessun tipo di riscontro se, in prima istanza, non si approfondisce sempre più il rapporto con il proprio cavallo.
I due giorni si sono svolti in un clima serio ma allo stesso tempo molto sereno e spensierato; molte sono state le occasioni per sorridere ed anche per farsi una bella risata collettiva.
Per tutta la durata dello stage, gli insegnamenti di Mark Shaffer sono stati ineccepibilmente tradotti da Chiara Raffaelli che è riuscita a creare un’ottima comunicazione tra tutti ed ha anche gentilmente tradotto le parole di Mark nella nostra intervista.
L’organizzazione è stata veramente puntuale ed ineccepibile merito, sicuramente della padrona di casa Cristina Fiscella ed anche di tutto il suo Fisci Team allargato anche a chi c’è sempre ma a cavallo non va.
Amare lo sport è già una bella cosa ed un ottimo insegnamento per i più giovani, ma amare uno sport in cui si possa anche amare spudoratamente un essere vivente intelligente e sensibile come il cavallo, insegna molto di più e non solo ai più giovani.
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Grazie,un articolo che descrive magistralmente queste due giornate di “scuola” .