“Dalle Golose al Meleto” Gozzano protagonista al Salone del Libro

Le visioni ironiche e profonde di

Guido Gozzano

A volte irriso e sottovalutato, Guido Gozzano torna protagonista del panorama letterario nazionale grazie ad un libro ‘Guido Gozzano, dalle Golose al Meleto’ scritto da più autori per rivalutare la figura e l’opera di un grande poeta

Domenica 15 maggio alle ore 17,00 nella Sala Avorio del XXIX Salone internazionale del Libro al Lingotto di Torino, verrà presentato al grande pubblico ‘Guido Gozzano, dalle Golose al Meleto’, un libro scritto da più autori, edito dalla casa editrice ‘Atene del Canavese’, al quale è GuidoGozzano_Dalle Golose al Meleto 400associato un dvd realizzato dalla casa di produzione Masterblack.

Questo lavoro nasce dalla passione di tutti coloro che hanno collaborato alla sua riuscita in occasione della commemorazione del primo centennale dalla morte del Poeta avvenuta in Torino, per tisi ed a soli trentatré anni, il 9 agosto 1916.

Pur essendo nato, vissuto e morto a Torino, Guido Gozzano ha trascorso molto tempo in Canavese, luogo da lui molto amato ed in cui il poeta ha trovato grande fonte d’ispirazione ma anche un luogo tranquillo in cui rifugiarsi nei tanti momenti di mal sopportazione e di stanchezza della vita di città e proprio in Canavese, ad Agliè, si trova ‘il Meleto’ la bella villa di famiglia dei Gozzano in cui oggi è stato ricavato un museo gozzaniano in cui, grazie ad un lungo e dispendioso lavoro, è stato fedelmente ricostruita grossa parte dell’ambientazione degli anni trascorsi e descritti nelle liriche del poeta.

Tutto questo lavoro è stato reso possibile dall’intervento provvidenziale di un grande Mecenate, il Dr. Francesco Conrieri, che, ammirato estimatore del personaggio e della sua opera, ha impiegato energie, tempo e molto denaro per mantenerne vivo il ricordo. La stessa passione viene ora impiegata dalla D.sa Lilita Conrieri che con grande spirito di sacrificio continua instancabile l’opera di suo padre e, proprio per questo, l’abbiamo intervistata:

  • D.sa Conrieri la passione che Lei costantemente profonde nel continuare la meritevole opera di suo padre da dove prende spunto?
  • “In effetti, per poter portare avanti una mole così considerevole di lavoro occorre avere una grande passione che, molto probabilmente, nasce da molteplici fattori. Ho nitidi ricordi di quanto mio padre si sia prodigato per impedire che la memoria di Guido Gozzano e del Meleto venissero sprofondati nel silenzio. Quando mio padre l’acquistò, la bella villa liberty ed il suo incantevole parco erano in stato di profondo abbandono e ci vollero moltissime risorse per riportarli ad uno stato di buona conservazione mantenendone le caratteristiche originali. In seguito, grazie all’aiuto di Renato Gozzano, del fratello del poeta, mio padre riuscì a ricomprare i mobili originali che negli anni erano stati venduti ed a ricostruire l’ambiente per com’era allora. La camera da letto, invece, è quella della casa di Via Cibrario a Torino dove il poeta si spense. Ma il mio lavoro non deriva solo dalla memoria del passato ma anche dal mio amore per la poesia in genere e dal fascino che le opere di Guido Gozzano esercitano su di me”.
  • Lei è uno degli autori di ‘Guido Gozzano, dalle Golose al Meleto’, il nuovo libro che verrà presentato al Salone del Libro di Torino, me ne vuole parlare?
  • “Questo libro vuole essere una rivisitazione completa della vita e dell’opera del poeta che, il più delle volte, non è compreso appieno nella sua profondità di pensiero. E’ assolutamente evidente che l’ispirazione delle sue liriche nasce dalla quotidianità della vita che egli descrive con voce quasi sommessa, ma ciò che non viene talvolta compreso è che, tramite il suo sentire e la sua ironia, Gozzano riporta le impressioni del quotidiano vivere e delle ‘le buone cose di pessimo gusto” per andare a sondare nella profondità del suo animo, il senso delle cose e della vita umana. Il suo travaglio interiore seppur innato, è stato sicuramente complicato da una diagnosi nefasta che gli ha reso evidente il fatto che non avrebbe avuto molti anni da vivere. Con questo nuovo libro vorremmo rendere chiaro che Guido Gozzano non è stato un uomo, triste, solitario e chiuso. Nella prima parte della sua esistenza, pur avendo un carattere schivo, aveva in se tutta l’esuberanza della gioventù e la voglia di vivere appieno ogni giorno. Cogliere la dicotomia esistente tra ciò che si vede e ciò che si sente facendone risaltare anche, a volte, il lato umoristico è una dote molto rara che il poeta aveva innata. Anche dal punto di vista della composizione dei versi, Gozzano è stato un innovatore che, pur basandosi su una sua consumata coscienza letteraria, è riuscito ad ottenere un ritmo ed una intonazione di linguaggio molto originali. Il nuovo libro che verrà presentato e stato scritto a più mani ed ogni autore si è impegnato a descrivere un tassello del complicato e pur bellissimo personaggio.: la prefazione libro è di Darwin Pastorin, la presentazione di Rosanna Tappero, per la biografia hanno collaborato Simona Gallizio e Marco Michela, Manuela Muzzolini si è impegnata a raccontare la travagliata relazione di Gozzano con la poetessa Amalia Guglielminetti e con il Canavese, Anna Rita Santoro e Marco Michela hanno analizzato i manoscritti e stilato un prospetto psicografico, Bruno Quaranta ha descritto la Torino di Gozzano mentre io, chiaramente, ho scritto la parte concernente il Meleto”.
  • Il 2016 è l’anno del centenario dalla morte di Gozzano e si sono programmati molti appuntamenti per commemorarne il ricordo e per diffondere ancore maggiormente la sua opera; quali sono gli eventi cui Lei tiene particolarmente?
  • “Sono molti e tutti importanti ma ce n’è uno cui sono particolarmente legata ed è il ‘Premio nazionale di letteratura ‘Il Meleto di Guido Gozzano’ giunto alla sesta edizione, organizzato dall’Associazione Culturale Gli Amici di Guido Gozzano e con il patrocino di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Agliè. La premiazione dei vincitori di questo concorso avverrà alle 16,00 di sabato 17 settembre a Villa Meleto ed in previsione di tale evento stiamo stilando un programma degno del centenario e che spero vedrà una folta partecipazione di pubblico”.

Guido Gozzano è uno dei tanti bellissimi personaggi che il Canavese ha ispirato ed ospitato e merita sicuramente un viaggio a Torino al Salone del Libro come testimonianza che il Canavese tutto è orgoglioso di poter dire: era uno di noi e lo sarà per sempre.

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