agricoltori Coldiretti vanno in spiaggia… per regalare frutta!

Domani, sabato 19 luglio, gli agricoltori della Coldiretti lasceranno i campi per andare al mare!

Non è un’uscita per fare il bagno ma un’iniziativa che mira ad attirare l’attenzione sul fatto che, nonostante l’Italia sia leader europeo nella produzione di frutta e verdura, quest’anno il consumo di tali alimenti, è al di sotto del livello minimo raccomandato dall Organizzazione Mondiale della Sanità.

COLDIRETTI-rdQuesti sono i dati che emergono dal Dossier su “Frutta e verdura dai campi alla tavola nel 2014” elaborato dalla Coldiretti che sarà presentato sabato 19 luglio quando dalle ore 9,30  migliaia di agricoltori  lasceranno le campagne per distribuire gratuitamente nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia duecentomila pesche, susine e altri frutti.

Frutta e verdura sono componenti base della dieta mediterranea che è rinomata in tutto il mondo in quanto ritenuta molto sana ed equilibrata.

L’estate è la stagione in cui si prediligono maggiormente per la loro freschezza e digeribilità e non è certo un caso che sia il periodo di maggior produzione..

Frutta e verdura ColdirettiNei punti della distribuzione, ad affiancare gli agricoltori Coldiretti,  saranno presenti anche gli ‘agritrainer‘, consiglieri specializzati che indicheranno i metodi migliori per l’acquisto, il consumo e la conservazione di frutta e verdura.

Vista la grande crisi in cui l’Italia versa, non c’è da stupirsi se anche il carrello della spesa degli Italiani si sia ridotto. Viene però da pensare al fatto che il costo di frutta e verdura è esorbitante mentre agli agricoltori viene pagato un prezzo talmente basso che, moltissime volte, non copre neppure le spese di raccolta. Sebbene le spese di conservazione e di trasporto incidano sempre più sul costo delle derrate alimentari, soprattutto per quelli facilmente deperibili, certi prezzi sono proprio incomprensibili.

Dovremmo essere noi, cittadini informati e diligenti, ad evitare di fare acquisti avveduti.

Molti sono i rimedi che, nel nostro piccolo, possiamo mettere in atto. Ad esempio potremmo evitare di acquistare prodotti fuori stagione. Potremmo anche fare due passi in più, se abitiamo fuori città, per effettuare i nostri acquisti direttamente dal produttore e, se invece abitiamo in città, potremmo unirci a qualche gruppo di acquisto che si rivolge ai produttori che si sono consorziati per offrire tale servizio, in molti casi a domicilio.

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