Cormorani: coccolosi o sporcaccioni?

Un giorno, passeggiando lungo il fiume, vidi questi due cormorani in un atteggiamento apparentemente affettuoso. Sembrava che si strusciassero o si coccolassero.

Trovai la  scena molto tenera e volli condividere il mio gioioso stupore col primo passante, un tipo in tuta gialla che stava facendo jogging.

cormorani coccolosi

Questi guardò e commentò: “Che sporcaccioni!”. Sporcaccioni?!

Ma cosa ci vedeva costui? Pensai che lo sporcaccione doveva essere lui, dato che aveva palesemente proiettato un suo contenuto mentale su due innocenti  bestiole. Doveva essere di quelli che vedono simboli fallici dappertutto, a cominciare dai campanili delle chiese.

Proseguii per la mia strada e scattai altre foto, sentendo ogni tanto lo stesso tipo ripetere “ma guarda che sporcaccioni” come un mantra, il che mi fece dubitare della sua sanità mentale. Che facesse parte di quella schiera di uomini che per il fatto che una donna sconosciuta rivolge loro la parola partono con fantasie erotiche, e quindi nella sua testa bacata i cormorani eravamo io e lui?

Mi affrettai ad abbandonare il luogo di perdizione ripromettendomi di non condividere mai più con chicchessia il mio piacere di osservare gli uccelli.

Giunta a casa guardai le foto dei due cormorani di Peynet e con mia somma sorpresa e delusione vidi la seguente, che cancellò immediatamente tutta la poesia prima evocata…

cormorani sporcaccioni?

Dalla quale si evince che forse anch’io ho proiettato i miei contenuti mentali e che l’antropomorfizzazione degli animali è un processo quasi automatico in noi esseri umani.

Il comportamento degli animali è guidato da bisogni e sensazioni fisiche; forse hanno una psiche rudimentale che fa loro provare gelosia o pseudo-sentimenti, ma quello che invece è certo è come noi umani siamo guidati dalla mente e dalla nostra personale rappresentazione della realtà.

A pensarci bene, però, perché l’espletamento d’un bisogno fisico da parte del cormorano dovrebbe escludere il precedente comportamento da me interpretato come affettuoso?

C’è un tempo per le coccole ed uno per i bisogni corporali: l’unica differenza è che noi ci appartiamo in bagno, gli animali no.

Siamo noi che abbiamo deciso che comportamenti “nobili” non vanno effettuati contemporaneamente a quelli meno nobili e, soprattutto, non di fronte ad altri.

Forse i cormorani si stavano davvero coccolando e godevano l’uno della vicinanza dell’altro. Il bisognino buttato in acqua scandalizza solo noi uomini … loro continuano a coccolarsi e ad essere magnifici noncuranti di quello che pensiamo noi dall’alto della nostra intelligenza.

E se ci limitassimo a godere della bellezza del Creato senza elucubrare troppo?

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