amor, amore, amori: la nuova rubrica

Amor, amore, amori è la nuova rubrica del Free Life Magazine che vede la luce oggi e proseguirà tutti i venerdì.

Il titolo della rubrica deriva dalla volontà di prendere in rassegna, in queste dissertazioni ‘filosofiche’, molti tipi di amore di coppia che si possono realizzare tra due persone perché, comunque e nonostante tutto, l’amore è ancora uno dei maggiori motivi di sofferenza per l’essere umano.

Amor, Amore, Amori_cigni

Nulla a che vedere con la psicologia e, men che meno, con la presunzione di poter giudicare situazioni ed attori; come si diceva, saranno dissertazioni pseudo-filosofiche… insomma, saranno chiacchierate tra amici che come unico scopo avranno quello di stimolare la riflessione nei lettori ed, eventualmente, la loro volontà di condividere le proprie idee per mezzo dei commenti.

Sappiamo perfettamente che non esiste una realtà unica e quindi possiamo ben comprendere come argomenti come l’amore, che toccano così in profondità l’animo umano, possano avere tante realtà quante sono le persone.

La scelta del giorno per la rubrica, il venerdì, è di facile intuizione: venerdì è il giorno dedicato a Venere, dea dell’amore e madre e compagna del ‘famoso’ Cupido, quello che scocca la freccia per farti innamorare.

Già al suo nascere dalla spuma dell’acqua del mare (come significa etimologicamente il suo nome greco cioè Afrodite) questa dea ha fatto scalpore in quanto, una delle teorie più accreditate, la fa nascere da un incesto.

Venere 1

Insomma, la dea dell’amore nasce dall’acqua che da sempre è simbolo dell’inconscio e la sua storia non è certo senza colpi di scena, primo fra tutti il fatto che, nonostante sia la dea dell’amore e della bellezza, suo marito è Vulcano, la versione romana del dio greco Efesto. Era (Giunone per i romani) rimase in cinta di Efesto per fare un dispetto a Giove e vendicarsi per tutti i suoi tradimenti che, in effetti, erano proprio tanti. Quando il figlio nacque, era bruttissimo ed era anche zoppo, per cui pare che la madre lo scaraventò fuori dalla finestra. Considerando che erano nell’Olimpo, si può comprendere quanto lungo sia stato il volo del bimbo che, comunque, cadde in mare e venne allevato dalle Nereidi. Essendo il dio del fuoco, Vulcano era sempre indaffarato nel suo lavoro di fabbro.Il matrimonio con Venere fu un matrimonio combinato che la dea dovette accettare nonostante non sopportasse neppure l’idea di andare in sposa ad un essere tanto brutto. Insomma c’è poco da meravigliarsi che la dea si compiacesse di concedersi qualche ‘scappatella’.

State pronti quindi e ricordate di tornare sul Free Life Magazine il venerdì per leggere l’articolo della settimana in questa rubrica Amor, Amore, Amori e dire, anzi, scrivere la vostra!

 

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